Hydrocracking 2 - Sannazzaro de' Burgondi

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Hydrocracking 2
E' stato inaugurato il 25 luglio 2009, alla presenza del Direttore Generale di Eni Refining & Marketing Angelo Caridi e delle Autorità locali, il nuovo impianto Hydrocracking della Raffineria di Sannazzaro de' Burgondi. Entrato in funzione lo scorso mese di giugno con una capacità di 4.000 tonnellate al giorno, trasforma gli oli pesanti in distillati leggeri con una produzione di gasolio di elevatissima qualità. L'impianto, realizzato da Saipem S.p.A, ha richiesto circa 4 milioni di ore lavorate con una presenza media di 300 unità al giorno ed è costato circa 350 milioni di euro.
E' un tassello importante nel piano di sviluppo della Raffineria, aumentando in modo significativo soprattutto la produzione di gasoli e riducendo la produzione di oli combustibili al 4,5% sul greggio lavorato. L'impianto, infatti, si aggiunge al ciclo di raffinazione esistente che è tra i più complessi in Europa, disponendo già di un altro Hydrocracker a media conversione (70%) e un cracking catalitico (FCC) e un Visbreaker, un impianto di estrazione con solvente e una Gassificazione per i residui.
La Raffineria di Sannazzaro è una vera e propria "raffineria bianca", con una minima produzione di prodotti pesanti. La messa in servizio nel 2006 di un impianto di Gassificazione dei prodotti pesanti ha contribuito in maniera importante alla riduzione della produzione di olio combustibile. Inoltre il gas prodotto da questo impianto, completamente privo di zolfo e inquinanti, è destinato ad alimentare una centrale elettrica Enipower ad alto rendimento.

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