La Raffineria ENI
La Raffineria ENI di Sannazzaro de' Burgondi
Con una capacità di raffinazione primaria bilanciata di 170 mila barili/giorno e un indice di conversione del 46,2% la Raffineria di Sannazzaro è una delle raffinerie più efficienti d'Europa.
Situata nell'area sud occidentale della Pianura Padana, tra i fiumi Po e Ticino rifornisce principalmente i mercati dell'Italia nord occidentale e della Svizzera.
L'elevata flessibilità della raffineria consente di lavorare un'ampia varietà di greggi costituita da greggi russi, africani e asiatici, il greggio CPC Blend proveniente dal Mar Caspio attraverso l'oleodotto CPC, nonché il greggio del vicino giacimento Eni di Villafortuna.
Dal punto di vista logistico, la raffineria si colloca lungo il tracciato dell'Oleodotto dell'Europa Centrale che collega il terminale di Genova con la Svizzera francese. La raffineria dispone di due impianti di distillazione primaria e di una unità di vacuum. La conversione si attua attraverso l'unità di cracking catalitico a letto fluido (FCC), l'unità di conversione distillati medi mild hydrocracking (HDCK) e l'unità di conversione termica visbreaking.
Completano il ciclo produttivo i due impianti di reforming catalitico, l'impianto di isomerizzazione, l'alchilazione, l'impianto MTBE e tre impianti di desolforazione dei distillati medi e uno per le nafte da cracking.
Nel 2005 è proseguita la realizzazione dell'unità di gassificazione del tar (residuo pesante da visbreaker) per la produzione di gas di sintesi destinato all'alimentazione della vicina centrale termoelettrica EniPower di Ferrera Erbognone.
Nel 2008 è stato realizzato un nuovo impianto di hydrocracking ad alta pressione della capacità di 28 mila barili/giorno che consentirà di produrre un milione di tonnellate/anno di gasolio di elevata qualità e a basso contenuto di zolfo; di un nuovo impianto di deasphalting della capacità di circa 18 mila barili/giorno per la separazione del residuo vacuum degli asfalteni al fine di ottenere una ulteriore carica per l'impianto di cracking.
Nel 2009 è stata realizzata una nuova unità vacuum da 50 mila barili/giorno. Le nuove unità consentiranno di incrementare ulterior¬mente la flessibilità di approvvigionamento della raffineria attraverso la possibilità di raffinare maggiori quantitativi di greggi a più elevato tenore di zolfo (ATZ) e di aumentare le rese in prodotti pregiati.
Nata nel 1963 con una capacità di 5 milioni di tonnellate /anno, raddoppiata nel 1975, ristrutturata tra il 1988 ed il 1992 e potenziata con interventi di miglioramento tecnologico negli ultimi anni, la Raffineria vanta oggi un livello di complessità e capacità di conversione tra i più elevati in Europa.
Tecnologia ed efficienza, una felice posizione logistica e la flessibilità verso esigenze di mercato ed ambientali, fanno della Raffineria di Sannazzaro un punto di forza della Divisione Refining & Marketing dell’Eni.
L’impegno della Raffineria non è però rivolto soltanto alle esigenze di produzione, ma, in linea con le politiche societarie dell’Eni, anche a garantire la sicurezza e la salute nelle proprie attività, a salvaguardare l’ambiente, ad assicurare un buon rapporto con il territorio.
Per questo la Raffineria si è dotata di efficaci strumenti gestionali, quali un complesso Sistema di Gestione della Sicurezza ed un Sistema di Gestione Ambientale che ha ottenuto la Certificazione Internazionale ISO 14001.
Tutto ciò, unito ad una mirata politica di investimenti e grazie al coinvolgimento di tutti i dipendenti, ha consentito alla Raffineria di raggiungere importanti traguardi non solo nel campo tecnologico e della produzione, ma anche nel campo dell’antinfortunistica e della riduzione dell’impatto ambientale.
La Raffineria, posizionata al centro del triangolo industriale Torino-Milano-Genova, soddisfa le richieste di energia dell’area più industrializzata d’Italia.
Questa collocazione ha inoltre suggerito di sviluppare una fitta rete di rifornimento e distribuzione via oleodotti, minimizzando così l’impatto ambientale ed i costi connessi al trasporto e alla movimentazione dei prodotti petroliferi su strada e garantendo un rifornimento puntuale e più veloce.
La raffineria è collocata lungo il percorso dell’oleodotto che collega il terminale di Genova con la Svizzera Francese. La quantità di greggio ricevuta da Genova, proveniente via nave principalmente da Russia, Africa, Nord Europa, e Medio Oriente, ammonta a circa il 90%. La restante quantità proviene dal giacimento di Villafortuna presso Trecate (NO), anche essa mediante apposito oleodotto.