Sannazzaro - Sannazzaro de' Burgondi

Vai ai contenuti
Profilo storico biografico
Comune di Sannazzaro, sec. X - 1707
Il toponimo si trova citato nel diploma del 982 di Ottone II che conferma al Monastero di San Salvatore alcuni beni fra i quali quelli di Garlascum e “Cella Sancti Nazarii”.
Ancora nel 1014 l‟imperatore Enrico riconferma allo stesso monastero i privilegi e i beni fra i quali, appunto “cellam Sancti Nazarii”.
Nel sec. XI San Nazzaro si trova infeudato ad un ramo dei conti Palatini di Lomello. Nel sec. XII, al toponimo, per distinguerlo da San Nazaro del Bosco vicino a Sairano, gli sarà aggiunto il predicato “de‟ Burgondi”.  
Nell‟Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogatico, si trova “Secundum breue de Lomellina, Jn Sancto Nazario (…)”.
Come “S. Nacarius Burgundiorum” in contea Lumellina è citato nell‟elenco delle terre del contado di Pavia del 1250.
Il 21 aprile 1352 i nobili di Santo Nazario decisero di riunire tutte le loro forze a mezzo di uno statuto, compilato e ordinato dal nobile Iorio dei Glaroli di San Nazaro giurisperito anziano della casa dei nobili per l‟autorità che gli era stata concessa dai signori Ruffino de la Ripa, Assalito di Sannazzaro, Zanone della Pietra, Leonardo di Unzano, Bertramo di Nazano, Antonio di Giacomo Marazio anziani rettori presidenti precettori generali di tutta la casa dei nobili di Sannazaro e dai signori: Filippo Marazio, Francesco Giacomo Bocazio, Napino e Gasparino Marazio Guardiano di Nazano, Giovannino e Ubertino capo dei Glaroli, sapienti e consiglieri della comunità.
Negli statuti si stabilisce che, se due o tre fra i detti anziani mancassero per un motivo gli altri possono comandare come se tutti fossero presenti; che tutti i nobili nella loro villa o castello siano tenuti ad obbedire ai loro anziani rappresentati dai loro sindaci e sapienti, sotto pena ogni volta di lire 10; che detti anziani si occupino delle cause finanziarie ed economiche, che la loro provvisione e ufficio duri un anno e che, due mesi prima del termine, debbano radunare il consiglio dei nobili per eleggere, insieme ai consiglieri, altri otto anziani o confermare i vecchi e a questo siano tenuti con vincolo di giuramento. Inoltre se uno degli anziani per sua audacia o colpa non vorrà attenersi e osservare quello che ha promesso dovrà pagare mille fiorini d‟oro che andranno alla comunità e saranno puniti tutti coloro che lo vorranno aiutare.
Si stabilì inoltre che se in caso di necessità gli anziani non potessero trovarsi insieme per un affare da ordinare, quelli che possono, anche se sono tre o quattro, devono agire come se si fossero trovati tutti insieme.
Infine che nessuno può succedere in nessuna forma né dei diritti degli statuti e consuetudini né nei castelli e ville, cariche consigli e a tutte le giurisdizioni dei detti nobili se non appartiene alla casa o non è discendente da legittimo matrimonio di detta casa.
Gli anziani devono nominare un notaio pubblico per le scritture (pagato all‟anno 90 fiorini).
Nel 1446 il feudo viene acquistato dalla famiglia Malaspina; la comunità è autonoma ed ha indipendenza municipale, civile e criminale da Pavia.
Nel XV secolo Giacomina Sannazzaro sposa Giovanni Antonio de‟ Burgondi, le due casate si uniscono e da questo momento i due cognomi saranno usati indifferentemente.  
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Sanctus Nazarius”.
Nel 1523 Ippolita Fieramonte acquista dai Fregoso il feudo di Sannazzaro. Solo più tardi il marchese Giulio Cesare Malaspina, figlio di Ottavio, venduto il feudo di Scaldasole si insedia nel luogo e da qui incomincerà la discendenza.  
Nel 1644 San Nazaro de‟ Burgondi con Ferrera è incluso nell‟elenco delle terre del stato di Milano, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone.
Alla morte di Francesco II  Sforza, nel 1535, Sannazzaro è sottoposto alla dominazione spagnola e rimarrà tale fino al 1707, quando, secondo il trattato di Torino del 8 novembre 1703,  stretto tra il duca Vittorio Amedeo II di Savoia e l‟imperatore d‟Austria Leopoldo, sarà aggregato al Piemonte.
Comune di Sannazzaro, 1707 - 1797
Nella relazione del 1 novembre 1707 dell‟intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia conta 1120 anime; il feudatario è il marchese Giuseppe Malaspina, abitante in Pavia.
Fra le terre considerate vocali, ossia che si radunano in una congregazione per risolvere gli interessi della provincia Lomellina, risulta anche San Nazaro de‟ Burgondi con Ferrera. Nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723 fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla Prefettura di Mortara.
In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775 il comune è confermato, con il toponimo di San Nazaro de‟ Burgondi, alla Lumellina.
Comune di Sannazzaro, 1798 - 1814
Il primo decreto napoleonico del 1800 emanato per la Lomellina sancisce che il dipartimento dell‟Agogna è diviso in 17 distretti o circondari comunali, Mortara è capoluogo del quinto distretto e Sannazzaro ne fa parte.
Il decreto del  1801 lo include nel secondo distretto di Vigevano, dipartimento dell‟Agogna.
Nella compartimentazione territoriale del 28 aprile 1806 fa parte del dipartimento dell‟Agogna, distretto di Vigevano, come comune di seconda classe, con popolazione di 4.124 abitanti. Nel 1814  fa parte della provincia di Mortara.
Comune di Sannazzaro, 1815 - 1859
Nel 1818 si costituisce la provincia di Lomellina, con capoluogo Mortara, che per la prima volta unisce sul piano amministrativo l‟intera regione geografica.
Per mezzo del regio editto del 10 novembre 1818 “portante una nuova circoscrizione generale delle provincie de‟ regi stati di terra-ferma”, Sannazzaro de‟ Burgondi è capo di mandamento, nella provincia di Lomellina.
Tale decreto riduce il numero dei Comuni da 125 a 71, abolisce le province di Mortara e di Vigevano,  ricreando la Provincia di Lomellina, suddivisa, a sua volta, in 14 mandamenti. Nella compartimentazione territoriale del 1859, 23 ottobre, Sannazzaro, appartenente al circondario primo di Pavia, mandamento settimo di Sannazzaro, ha una popolazione di 4.262 abitanti, è retto da un consiglio di venti membri e da una giunta.
Comune di Sannazzaro de’ Burgondi, 1859 - 1897
Il conseguimento dell‟unità rimette in discussione l‟assetto del territorio, Sannazzaro e tutta la Lomellina vengono unite alla Lombardia attraverso la formazione della Provincia di Pavia.
Nel 1861 ha una popolazione di 4.414 abitanti; è amministrato da un sindaco, da un consiglio di 15 membri, da una giunta di due.  
Con Decreto Reale del 26 luglio 1863, n. 1425, in conformità a quanto aveva deliberato il Consiglio comunale, si autorizza il comune ad assumere la denominazione di Sannazzaro de‟ Burgondi.

Sannazzaro de' Burgondi
a
a
Palazzi
a
a
Chiese e Monumenti
a
a

Sannazzaro de' Burgondi, la storia di un paese divenuto città

Alcune delle foto di cui alla presentazione esposta qui sopra, provengono dalle pagine Facebook dedicate a Sannazzaro de' Burgondi, pertanto si ringraziano tutti coloro che mettono a disposizione immagini storiche della nostra città

Copyright © 2023 Romano Tassini. Tutti i diritti sono riservati.
Created with WebSite X5 Evo 2022
Web Design Romano Tassini

Le foto di Paola

Torna ai contenuti